Memory Sharing: una storia raccolta

Sarà che sono laureata in storia e che la amo in tutti i suoi aspetti, ma trovo l'idea di salvare e condividere il patrimonio memoriale di un'intera comunità un'iniziativa non solo importante, ma anche affascinante.


Raccogliere e conservare foto, filmati e documenti di storie anche solo familiari ci permette di creare un puzzle che rappresenta una comunità in un dato momento.
Un puzzle che può essere mostrato alle nuove generazioni perché sappiano qualcosa di vero e personale del passato della loro terra. Ma anche una raccolta minuziosa che, per quanto domestica e "materiale", può essere messa a disposizione degli studiosi per scrivere la Storia e diventare base delle "grandi" vicende istituzionali e politiche.


Scrivo tutto questo perché voglio raccontarvi di Memory Sharing, un progetto pensato dall'associazione Acquario della Memoria, che vuole:

creare un nuovo modo di  valorizzare il bagaglio di ricordi e documenti privati di una comunità, combinando recenti tecnologie web, serietà scientifica, un approccio creativo nella condivisione e narrazione multimediale dei contenuti.

Per connettere le generazioni e ricostruire la storia di una comunità.

Guarda il video   

Pur partendo da Pisa, perché il progetto è nato qui, la forza di Memory Sharing è di creare un sistema applicabile e auspicabile in qualsiasi comunità. I passi da seguire sono infatti sempre gli stessi:
1) Scelta del tema.
2) Raccolta del materiale attraverso la mobilitazione della comunità (via web, ma anche attraverso le reti territoriali).
3) Catalogazione e digitalizzazione di tutto il materiale raccolto.
4) Condivisione con la comunità attraverso video, visite interattive, laboratori e molte altre modalità on e offline.

Il progetto pilota ha come titolo "Pisa e la guerra" e si svolgerà tra maggio e dicembre 2014, in onore del 70° anniversario della Liberazione.

Ma perché ve ne parlo, oltre che, ovviamente, per il piacere di farvi conoscere un'iniziativa così bella? Perché Memory Sharing è in lizza per vincere un finanziamento e ha bisogno del nostro voto.

Il progetto, infatti, ha superato la prima selezione per il finanziamento di Che Fare, ovvero la piattaforma dedicata ai "progetti culturali ad alto grado di innovazione".
Memory Sharing è stato scelto, insieme a 39 altri progetti, per essere presentato al grande pubblico. E ora ha due mesi per essere votato.
Sarà poi una giuria qualificata a scegliere il vincitore, tra gli 8 più votati, e assegnare il premio di 100mila euro per finanziare la realizzazione del progetto.

Quindi?
Quindi votate, votate e votate: c'è tempo solo fino al 13 marzo!

Per saperne di più:
Che Fare
Acquario della memoria: sito web e canale YouTube 
Progetto Memory Sharing su Che Fare: VOTATE! 

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