"Non sono tenuta", ma in compenso sono parecchio simpatica...

Interno giorno, ufficio postale pisano, sono in fila e mi annoio. Mi concentro su cosa accade allo sportello dei pacchi.
Poste italiane provides full support... Come no!

Due ragazzi (credo) indiani, con con una buona padronanza dell'inglese, hanno un pacco da spedire.
Chiaramente c'è qualche problema.


Problema che viene loro comunicato in italiano, con tono strafottente e risatine.
Nessuna titubanza, nessun tentativo di usare parole dal vago sapore anglofono, nessun gesto. Solo tanta supponenza e il tono della voce leggermente più alto (sappiamo che i pisani tendono a ritenere sordi gli stranieri).

Dopo 10 minuti buoni di comunicazione a senso unico, arriva il direttore che, con un inglese zoppicante, ma almeno tentato, cerca di aiutare i ragazzi.

Ad un certo punto lei alza la testa, vede la gente in fila che aspetta, si rende conto che la stanno guardando tutti, e cerca di risolvere la situazione con la frase del secolo:

Certo, anche voi potreste provare a parlare un po' di italiano.

Scende il gelo. Ero già incazzata nera e decido di non trattenermi più. Ma un ragazzo mi precede:

No, non è così.

L'impiegata, un po' sulla difensiva, ma stizzita, gli risponde:

Io non sono tenuta. E poi qui siamo in Italia e si parla italiano!

Segue scambio verbale abbastanza acceso che finisce con un nulla di fatto (anche per i due ragazzi che se ne vanno confusi con una scatola delle poste per rifare il pacco che probabilmente spediranno con DHL con buona pace del servizio postale nazionale).

Ma io mi domando e dico:
  1. Perché le Poste, che offrono servizi internazionali, non fanno fare un corso di inglese ai propri impiegati?
  2. Perché, se non vogliono far fare corsi di aggiornamento, le Poste non prevedono almeno una persona che parli inglese per ufficio? 
  3. Perché, nonostante le Poste non facciamo quanto gli compete, tu, impiegata, non cerchi di comunicare in qualche modo con lo straniero che, devi accettarlo, ha ormai passato il Piave?
  4. Perché, se pur non riesci a comunicare, non provi almeno a essere gentile?! 
  5. E infine, perché, se non vuoi comunicare, non vuoi essere gentile, non vuoi accettare che lo straniero è ormai in mezzo a noi, non fai almeno lo sforzo di non far fare una figura di merda, a me, in quanto tua concittadina?!

Te lo dico io perché.

Perché sei amica di quelli della Luminara. Sei della banda di quelli che pensano che niente è un loro problema.

E sai anche cosa ti dico?

Che io mi sono rotta le palle di voi. Gente che non fa niente e che continua a pretendere. Gente prepotente che pensa sempre di essere nel giusto. Invece è solo supponente e ignorante.

Io mi sono rotta le palle e non ve ne faccio più passare liscia una.

Ogni volta che assisterò a una scena del genere, dirò la mia. Lo farò gentilmente. Ma lo farò.

E voi? Vi siete mai trovati in una situazione del genere? Cos'avete fatto?

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