È passata una settimana e mezzo dall'appuntamento dei #pisanidoc al Pisa Blog Tour 2012. Una settimana che io ho trascorso in una sorta di vacanza faticosa di quelle magiche, di quelle dove volendo puoi connetterti, ma non lo fai perché hai troppe occasioni di contatti "di ciccia" a portata.
Fatto sta che questo periodo ha fatto sì che pensieri ed emozioni sulle persone incontrate, sui luoghi scelti come ritrovo e su quelli che mi sono persa si sedimentassero ben bene.
Riflettere sulla stranezza (almeno per me che era la prima volta) di stringere la mano a qualcuno che dice Piacere Maurizio e dover poi alla fine chiedere Ehm, scusa, tu sei? per collegarlo a un logo su Twitter...
Non riuscire a valutare quanto fosse il caso di indagare sulla vita delle persone per scoprire punti in comune assai probabili in questo buco di città, non farlo per non sembrare indisponente e poi pentirsene...
Per non parlare dell'orgoglio del sentirsi dire Ma tu sei quella di Fai Ammodino?!, realizzando "fisicamente" che allora qualcuno, oltre ad amici e familiari tormentati, ti legge davvero...
Alla fine posso dire che i due brevi incontri dei #pisanidoc cui ho partecipato mi hanno fatto realizzare alcune cose importanti.
La principale è che non sono #pisanadoc per niente. Questo forse lo sapevo, ma oggi so che mi dispiace più di quanto pensassi!
Altre osservazioni più o meno correlate sono:
Non sono per niente tipa da litorale. La serata al Pia Para Tì è stata piacevole per quanto detto sopra, ma l'ambiente è proprio lontano anni luce dal mio. E vi ricordo che a Pisa-sul-mare io ci sono nata!
Non so 'na sega del gioco del ponte, non sono tifosa, non so neppure di preciso in quale quartiere sono, né quale dovrei tifare. Ma seguire i tweet mentre facevo le valigie è stato un sacco divertente: quelle due fanatiche su fronti opposti di Francesca Turchi e Sara Saviozzi mi hanno fatto spiscia'... Per non parlare di Kinzica (che non ho conosciuto, sigh) che mi aggiornava sui moccoli fuori onda dei radiocronisti!
Non sono tipo da imbucarmi, perché, se lo fossi stata, mi sarei intrufolata con gusto alla visita al Camposanto.
Non sono assolutamente in grado di fare la reporter 2.0 perché se chiacchiero o ascolto non twitto!
Ma la vera cosa di cui mi sono resa conto e che mi dispiace da morire è che non so NIENTE della storia di questa città. Me ne sono accorta, senza appello, ascoltando Alessandro Bargagna di City Grand Tour che ci raccontava del murales di Keith Haring e mille mila altri aneddoti camminando verso i lungarni!
Alessandro di City Grand Tour racconta Keith Haring
Indipendentemente dal fatto che è il suo lavoro e che lo fa molto bene, dai suoi racconti traspariva tutto il suo amore per questa città ed è forse questo che lo rendeva così speciale.
Aggiungo, nota di colore, che oggi, cercando di scoprire chi fosse quel ragazzo così simpatico (l'ho detto, non sono una buona reporter 2.0: mi sono persa la presentazione!), ho scoperto che di Pisa Grand Tour avevo già sentito parlare da una mia amica/compagna di classe che è una dei tre pisani che hanno avuto quest'ottima idea!
Il bilancio conclusivo della mia partecipazione tra i #pisanidoc al Pisa Blog Tour 2012? Decisamente positivo: grazie a Francesca di avermi coinvolto e complimenti a tutti gli organizzatori, almeno per quel poco che ho potuto vedere!
