Chi sono i #pisanidoc? Parte 2: quelli che...

Continua l'indagine sui #pisanidoc scatenata dall'invito a partecipare al Pisa Blog Tour. Sarò degna di tale qualifica? E soprattutto cosa si intende con "pisani doc"? Dopo aver guardato ai famosi, mi concentro sul concetto astratto.

Quelli che... Il Pisa Calcio

Da brava snob quale sono mi sono sempre disinteressata alle questioni calcistiche... Figuriamoci quelle di una squadra locale che ha raramente visto la serie A (della quale mi interesso comunque molto poco).
Eppure Pisa ha una grande tradizione di tifosi sfegatati che, a ogni occasione utile, sfoderano croci pallate e slogan di vario genere. Dalle offese ai livornesi - un must che non tramonta mai - ai giochi di parole più strani - memorabile A tutta B....irra in occasione del (breve)ritorno in serie B di qualche anno fa.

Quelli che... Io il caffè solo al vetro

C'è un vasto numero di pisani, soprattutto di qualche generazione precedente alla mia (il mi' nonno è
uno di questi), che sono convinti che il caffè sia più buono se bevuto in un bicchierino di vetro.


Tecnicamente credo sia vero se paragonato alle normali tazzine di ceramica, ma sono anche convinta che i pisani pensino che sia meglio anche rispetto alla porcellana (che invece è falso). Cioè, credo, ma spero che la mia amica chimica abbia voglia di darci spiegazioni nei commenti ;).

Ovviamente non menzioniamo le varie tipiche correzioni: Fernet, Sambuca, Sgnappa...

Quelli che... Il Gioco del Ponte e la pisanità

Come molti di voi sapranno, il giugno pisano prevede due Main Events: la Luminaria e il Gioco del Ponte. Io, confesso, adoro la prima e digerisco male il secondo. Trovo che sia un gioco bruto e anche un po' dannoso per quei poveri spingitori.

A anche la sfilata precedente, famosa perché quella con più figuranti al mondo (credo), mi pare decisamente troppo lunga e di conseguenza noiosa. E per altro immagino sia dannosa anche quella: provateci voi a stare tutti così bardati sotto il sole/caldo di giugno.

Comunque sono lieta che uno degli appuntamenti dei #pisanidoc sia durante il gioco del ponte, dove spero di ravvedermi e scoprire cose nuove!

Quelli che... Sono espatriati, ma solo col fisico

Ho una quantità di amici che, per lavoro, per noia, per bisogno di orizzonti più ampi, hanno deciso di espatriare. Bravi. Il punto è che da dove si trovano nel mondo (Londra, Berlino, Milano, Sidney...) continuano a sapere tutto della città che hanno lasciato e delle persone che la abitano. Ma proprio tutto: conoscono veramente molte più cose di me e anche delle persone che sono notoriamente più informate di me.

L'intervista del Tirreno a Maria Chiara Anconetani

Quelli che... Anche a Pisa abbiamo le nostre star

Ci sono quelli che sono sempre alla ricerca di personaggi famosi e pisani, ultimamente il palcoscenico preferito è la tv... E il povero Chiellini, al momento infortunato in Ucraina, è stato soppiantato da una nuova stella: Maria Chiara Anconetani, dolce nipotina del noto Romeo, che vanta varie apparizioni qua e là, ma ha appena vissuto il suo momento di gloria nella brillante e culturale nuova trasmissione di Italia 1, Mammoni.
Non commenterò il programma (perché non sono riuscita a vederlo), ne mi permetterò di fare osservazioni sulla ragazza (che non conosco, né dal vivo, né in tv). Vorrei però portare alla vostra attenzione:
1) L'intervista uscita sul Tirreno (foriera di buoni auspici -?!- e ottimi refusi!).
2) Il gruppo facebook che ha un nome che è tutto un programma, ma come contenuti sembra poco vivo!
Much Ado About Nothing?

Quelli che... L'italiano vero lo parliamo solo noi. Dé.

È vero. Qui il dialetto non ce l'abbiamo. E secondo me in Toscana, Pisa e Livorno sono forse le città con la cadenza che meno si stacca dall'italiano quello vero. Fino qui siamo d'accordo, il punto, però è che forse non vale proprio per tutti...
La mia amica Laura ne sa qualcosa... E lei è una di quelle che, come afferma candidamente:
Dé, ma io so parla' anche italiano!

Comunque, a me, come si parla qui, mi garba assai.

Anche perché ci sono delle persone che esportano questo meraviglioso vernacolo rendendolo internazionale. Un mio amico usava sempre il Tho affermativo. Ti raccontava una storia, gli chiedevi Davvero?! e lui Tho.
Quando parlava in inglese (non so se lo fa ancora) al Really?! rispondeva sempre Tho. E non ho mai visto nessuno non capirlo!

Quelli che... Sono sempre "quelli"

Ora io non capisco come mai in una città che dal Trecento ospita studenti e stranieri di vario genere, si continui a pensare a quelli con accento meridionale, con la pelle scura, con gli occhi a mandorla, come a dei pericolosi diversi a priori.
Proprio a priori, perché poi, nel momento in cui entrano in contatto un po' profondo con "quelli", questo astio aprioristico sembra svanire magicamente. O anche quando ti ci metti a tavolino e provi ad analizzare questo incredibile odio senza fondamenta...
Tipo, come spiega molto meglio Gipi in questa bell'intervista/documentario, l'ansia da criminalità (sempre perpetrata da "quelli") in un luogo dove la criminalità quasi non esiste.



Questo documentario io l'ho beccato per caso qualche sera fa su Rai News. Se avete un po' di tempo guardatevelo. Se invece vi interessa solo il parere di Gipi sull'argomento sopra citato andate al minuto 23.

Penso che, a pensarci bene, troverei altre mille categorie. Volete aiutarmi a trovarle e descriverle? Magari ci scappa anche un altro post.

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