L'intramontabile polemica sul Canapisa

Una manifestazione a Pisa (ma non il Canapisa)
Si avvicina a grandi passi la data dell'evento più polemico di questa ridente cittadina: il Canapisa. La manifestazione antiproibizionista, che si celebrava già quando ero al liceo (cioè nell paleolitico ;) ), si terrà sabato 26 maggio.

Marijuana o turbocapitalismo?


Putacaso quest'anno ci fossimo dimenticati di approntare la doverosa polemica d'occasione, ci pensa Forza Nuova a rinfrescarci la memoria e a buttare benzina sul fuoco (metafora freudiana?!).

Con uno striscione lungo l'Arno e un comunicato stampa ci invitano a fare "La Rivoluzione, non il Canapisa" perché
in un periodo in cui giovani si danno fuoco e anziani si buttano dal balcone perché non riescono ad arrivare alla fine del mese 
non ci possono

essere individui che pensano alla legalizzazione delle droghe per mezzo della manifestazione organizzata da Canapisa.

Dobbiamo lottare contro il "turbocapitalismo" e non a favore delle droghe che non sono altro che uno strumento di annichilimento dei giovani.


Per mancanza di esempi e prove pratiche darò per buona e pulita la volontà salutista di Forza Nuova.
Sempre per mancanza di chiare nozioni medico-scientifiche, non mi addentrerò nella questione delle droghe pesanti/leggere, ma almeno qui mi permetto di dire che io personalmemte non credo che la marijuana faccia male quanto l'MDMA o l'eroina.
Lascerei però almeno qualche dubbio di carattere economico su un probabile guadagno statale dalla legalizzazioni degli spinelli (mi pare che fosse una delle soluzioni apportate per riparare al debito delle California).

Ma lasciamo Forza Nuova e il loro comunicato di joyciana memoria per tornare alle occasioni di polemica mirabilmente (e forse inconsapevolmente) create dal Canapisa.

Gli infiltrati della chimica


Sono per il diritto di manifestare il proprio pensiero. Lo sono anche quando si tratta di lottare contro il "turbocapitalismo", pensa un po'!

Di conseguenza non ho niente da dire contro chi organizza una manifestazione per chiedere il diritto di coltivarsi l'erba sul balcone di casa o di poterla comprare senza sovvenzionare le mafie di tutto il mondo.

A creare danni all'immagine della manifestazione (qui come nelle altre), sono quasi sempre gli infiltrati.

In questo caso coloro che pensano bene di cogliere un'ottima organizzazione per sballarsi, senza condividere o comprendere gli scopi della manifestazione.

Ecco l'ennesimo racconto della nonna per farvi capire cosa intendo.

Anni fa tornavo da Roma il sabato della manifestazione e in treno dei ragazzotti (non molto presenti a se stessi) mi hanno chiesto se sapevo dov'era il "rave".

Ci ho messo 10 minuti (non che se ne siano accorti) a capire cosa intendevano, ma alla fine gli ho risposto. Mi devono aver preso per una informata sui fatti e quindi mi hanno chiesto se sapevo se anche quest'anno avrebbero trovato della roba buona.

Io, sempre più ingenua, ho detto che forse sì, del resto era il "Cana"pisa. A quel punto hanno trovato giusto precisare che con "roba buona" mica intendevano quella merda verde...

Ecco. Non per fare quella noiosa, ma direi che questo genere di persone non contribuiscono a migliorare l'immagine della manifestazione. O sbaglio?

La goccia 2012


Ma voglio soprattutto parlare dell'anno scorso, perché la situazione mi ha sconvolto non poco e mi ha fatto scattare un'incazzatura che mi pareva d'esse la mi' nonna!

Tornando a casa un sabato di primavera

Durante la manifestazione ero a Firenze, in macchina. Sono tornata verso le 19, dovevo andare in zona via del Borghetto e ho pensato bene di arrivarci da piazza Guerrazzi (sempre furba, io!).
Sapevo che c'era stato il Canapisa e sapevo che avrebbero chiuso parte dei lungarni, ma mi immaginavo una cosa più umana, da classica manifestazione pisana.

Fatto sta che in Piazza Guerrazzi c'era una fila folle e non si capiva nulla.

Trovo una vigilessa, le chiedo consigli su come arrivare, mi dice che non lo sa.
(si parte bene)
Allora le chiedo se secondo lei posso parcheggiare tipo sulle Piagge, al Media World o simili.
Mi dice che i Lungarni sono TUTTI chiusi (forse avevano chiuso anche quelli di Firenze!) e che al Media World - forse - non ci si arriva.
(sempre meglio, direi)
Allora dico a me stessa, ma a voce alta, che la cosa più furba sarebbe parcheggiare lì e andare a piedi.
Mi guarda come fossi pazza e dice: Mah, se non tiene alla sua macchina... Io la mia non la lascerei mai con questo casino...

Ammetto che mi ha spaventato non poco. Che ne sapevo io? Venivo da fuori, magari poteva essere che la manifestazione avesse degenerato...
Anche perché poteva essere l'unico motivo per cui questa non fosse a conoscenza delle strade chiuse, degli orari etc...

Della gestione comunale dell'evento

Decido quindi di fare il giro di Pisa (alè) e dopo un'ora arrivo a destinazione (cioè, nel punto più vicino dove parcheggiare) e parto gambe in spalla.

Camminando in via del Borghetto assisto a scene veramente improponibili per un pomeriggio in centro.

Solo due esempi (tra mille, giuro).

Un tizio che piscia in pieno sole appoggiato a una grondaia e due ragazze in una via laterale che pisciano accovacciate tra due macchine spintonandosi (con una delle due che cade a chiappe nude sull'asfalto bagnato -_-').

Che fosse tutta una strategia?

Vi assicuro che l'impressione era un po' triste e non per il degrado della città (anche se l'odore era agghiacciante).

Ovviamente vi lascio immaginare le infinite polemiche di quartiere del giorno dopo: che schifo, che degenero, la gioventù non è più quella di una volta...

Smaltita l'incazzatura per il tempo sprecato, il giorno dopo ripenso a quanto successo.

La conclusione a cui sono arrivata è che era una strategia.

Concediamo tutto al Canapisa (così non ci prendono neppure per un'amministrazione bigotta), ma allo stesso tempo non facciamo niente per diminuire l'impatto di questo evento sul resto dei cittadini, così si incazzeranno e l'anno prossimo avremo una buona scusa per dire di no. Come già è stato fatto a suo tempo per la festa serale.

Il fatto che quest'anno abbiano detto di sì, però, sembrerebbe far crollare la mia teoria.


Non so cosa pensare. Voi che dite?

Etichette: