La movida de no'artri. Questioni di definizione.


Arriva la primavera e riparte il tormentone: la famigerata movida pisana. Chi protesta, chi contro-protesta, chi cavalca l'onda per vendere... Io per il momento vorrei parlare della parola.

Partiamo dalla base. La definizione. Ecco cosa dice il vocabolario online della Treccani.

Vocabolario online Treccani

La movida in sé non è quindi una cosa brutta, ma effettivamente prevede una certa animazione.


Da una rapida ricerca sul sito web del Tirreno, troviamo la parola ripetuta in tutti gli articoli che parlano dei problemi legati alla vita notturna a Pisa. Nella maggior parte dei casi con sfumature che ne snaturano completamente il significato (cliccate sulle immagini per leggere gli articoli da cui sono tratte).

Eccoci quindi all'oggetto del contendere. La movida è una cosa brutta?

Direi che dipende a chi lo si chiede.


I proprietari di bar e locali credo la apprezzino, un certo tipo di turisti anche, gli studenti sicuramente.

Gli abitanti del centro meno.

E fin qui siamo tutti d'accordo. O meglio non lo siamo.
Su questo gioca il quotidiano locale: finché c'è polemica c'è speranza (di vendere).

Provare a spiegare le cose con pacatezza, cercando di esporre correttamente tutti i punti di vista, non funziona.

E quindi fate schifo.

Già la gente tira secchiate di candeggina dalle finestre (successo davvero: via San Lorenzo 2007), in più vi ci mettete voi, dipingendo una città in preda agli ubriachi, ai delinquenti e agli studenti dipinti, peraltro, come un'unica entità di maleducati distruttori.



Proverò anch'io a parlare della famigerata movida pisana e lo farò partendo dai vostri articoli. Vediamo cosa ne viene fuori cercando di guardare tutte le facce della medaglia.

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